Cos’è l’Assedio Di Compsa?
Una rievocazione storica degli eventi che nel 216 a.c. coinvolsero la città romana di Compsa durante la seconda guerra punica. La storia narra che Annibale dopo la vittoriosa battaglia di Cannae si diresse vero Compsa con l’obiettivo di impossessarsi di quest’importantissima avanguardia che considerava un nodo strategico cruciale per sferrare il colpo decisivo a Roma nel Sud Italia.
Tale idea prese corpo nella mente del generale cartaginese in quanto un nobile Conzano di nome Stazio Trebio, di famiglia e fazione avversa ai Romani, ribellandosi a Roma, gli mandò un ambasciatore promettendogli che gli avrebbe consegnato la città senza combattere. Quando i cartaginesi giunsero nei pressi della città trovarono un sito naturalmente forte, ben fortificato, ed un popolo, quello dei Irpini, di origine Sannitica, da sempre avverso al dominio Romano. Questo scenario convinse Annibale di sceglierla come magazzino di tutte le ricchezze depredate nel corso della sua campagna d’Italia, lasciando il fratello Magone ed un presidio sul posto. Ciò ha alimentato nei secoli successivi miti, leggende e tradizioni tramandate oralmente sulla presenza delle ricchezze di Annibale a Compsa, che ancora oggi fomenta i sogni di cercatori di tesoro che giungono da ogni parte del mondo. La rievocazione avrà dei connotati fortemente innovativi in quanto si è pensato di coinvolgere attivamente gli spettatori nelle vicende oggetto del racconto. Essi, infatti, saranno delle vere e proprie comparse che, vestiti con abiti d’epoca, e guidati dagli attori della compagnia teatrale coinvolta nel progetto, marceranno come fece a suo tempo l’esercito cartaginese dal nuovo insediamento di Conza della Campania verso la città vecchia dove avverrà il rito della consegna delle chiavi della città da parte di Stazio Trebio.